Le emorroidi sono normali componenti del nostro corpo presenti nel canale anale e a livello della giunzione ano-rettale. Si tratta di tessuto connettivo e muscolare estremamente ricco di vasi sanguigni ed organizzato in tre “cuscinetti”, con una diversa posizione (sinistro, anteriore destro e posteriore destro) attorno al canale anale. Al termine della defecazione, riempiendosi di sangue, questi contribuiscono alla pressione della chiusura anale, che è di fondamentale importanza nella continenza fecale.
La patologia emorroidaria è piuttosto comune. Numerose concause possono contribuire all’insorgenza della patologia emorroidaria, che vanno dalla predisposizione individuale, alla dieta e allo stile di vita.
I sintomi della patologia emorroidaria variano a seconda della sua gravità, dalla semplice sensazione di prurito e fastidio nella zona perineale, al sanguinamento, fino al prolasso.
Tali sintomi, e in particolare il sanguinamento, non devono essere sottovalutati: nel caso si presentino è sempre buona norma rivolgersi al proprio medico. È infatti necessario sottoporsi a una visita e a specifici esami per verificare che si tratti effettivamente di patologia emorroidaria, e nel caso intraprendere il trattamento più opportuno, ed escludere l’eventualità che i sintomi siano dovuti ad altre patologie, potenzialmente più gravi, del colon e del retto.
CHE COSA SONO?
Il termine emorroidi viene comunemente usato per definire una patologia. In realtà, le emorroidi sono una normale componente del canale anale: sono dei cuscinetti dall’aspetto spugnoso, molto ricchi di vasi sanguigni, situati nella parte terminale del retto e dell’ano.
La patologia che le riguarda, chiamata più propriamente sindrome emorroidaria, è dovuta alla dilatazione delle vene del reticolo della mucosa anale: si presentano rigonfie, e, talvolta, possono sanguinare. Questo può comportare l’alterazione delle normali funzionalità di continenza e di evacuazione.
- Schubert MC, Sridhar S, Schade RR, Wexner SD. What every gastroenterologist needs to know about common anorectal disorders. World J Gastroenterol. 2009 Jul 14;15(26):3201-9.
CLASSIFICAZIONE
La classificazione delle emorroidi si basa sulle loro dimensioni, sul posizionamento e sul grado delle stesse:
Emorroidi di I grado: si trovano all’interno del canale anale e di conseguenza non sono visibili, se non tramite esame specifico. Sono generalmente indolori e chi ne è affetto si rende conto della loro presenza solo in caso di sanguinamento.
Emorroidi di II grado: si trovano all’interno del canale anale, prolassano all’esterno durante l’evacuazione per poi rientrare in modo spontaneo. Sono presenti sanguinamento e fastidio.
Emorroidi di III grado: prolassano persistentemente all’esterno del canale anale ed è necessaria una manovra manuale di riposizionamento per farle rientrare all’interno.
Emorroidi di IV grado: non sono riposizionabili all’interno del canale pertanto non sono riducibili e, generalmente si accompagnano a fenomeni di natura infiammatoria con congestione locale.

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QUALI SONO I SINTOMI?
I sintomi variano a seconda del grado della patologia. Generalmente, questi sono:
- Sensazione di fastidio e pesantezza a livello anale;
- Prurito;
- Sanguinamento;
- Prolasso;
- Dolore.
Il sanguinamento e il prurito sono i sintomi che i pazienti riferiscono più frequentemente.
- Schubert MC, Sridhar S, Schade RR, Wexner SD. What every gastroenterologist needs to know about common anorectal disorders. World J Gastroenterol. 2009 Jul 14;15(26):3201-9.
CHI NE SOFFRE?
La patologia emorroidaria è molto frequente: si stima colpisca dal 39 al 52% della popolazione adulta.
I principali fattori di rischio sono:
- Stipsi: la stitichezza, con l'aumento degli sforzi della defecazione, favorisce la comparsa della patologia;
- Stile di vita: lavori o sport effettuati per lunghi periodi in posizione seduta (come accade ad autisti, ciclisti, motociclisti o a persone che svolgono lavoro da ufficio) favoriscono l’insorgenza di emorroidi;
- Diarrea cronica: la diarrea può aggravare la patologia emorroidaria irritando l'ano e provocandone l'infiammazione;
- Dieta povera di fibre;
- Gravidanza;
- Vita sedentaria.
- Peery AF, Sandler RS, Galanko JA, Bresalier RS, Figueiredo JC, Ahnen DJ, Barry EL, Baron JA. Risk Factors for Hemorrhoids on Screening Colonoscopy. PLoS One. 2015 Sep 25;10(9):e0139100.